Amadeus, oggi l’epilogo del giallo
Oggi l’incontro con Rai che scioglierà la prognosi sul futuro professionale del golden boy, o ex golden boy, della tv pubblica
Dunque oggi si chiuderà la telenovela, che negli ultimi giorni si è colorata pure di giallo, circa il futuro di Amadeus. Il golden boy, o dovremmo dire ormai ex golden boy, della televisione pubblica dirà urbi et orbi cosa vuol fare del suo futuro professionale. Lo dirà in primis all’azienda con sede a Roma per cui attualmente lavora, ovvero la Rai Radio televisione italiana Spa e naturalmente al resto del mondo interessato al telemercato.
La separazione
Si è davvero tanto parlato, tanto scritto circa questa separazione, l’ennesima per il buon Sebastiani, con la tv pubblica. Senza entrare nel merito delle motivazioni riportate dai vari media, quello che ci appare piuttosto evidente è la modalità con cui si sta consumando questo ennesimo addio, o se preferite arrivederci.
Una separazione che per svariati motivi non avviene, almeno stando a quanto si legge e si vede, con i crismi della serenità, come avrebbe potuto (o dovuto) essere. Ma avviene caricata da polemiche, spesso legate a questioni politiche, anche quando la politica non c’entra proprio niente.
La verità
“Per sapere la verità bisogna ascoltare due bugiardi.” diceva un vecchio aforisma. Ecco quindi che spesso occorre fare la tara di ciò che si legge e si ascolta per arrivare alla vera verità. Verità che solo con il tempo apparirà in tutta la sua purezza. In ogni rappresentazione teatrale son tutti gli attori che fanno la commedia. Se la commedia esce bene o esce male, la colpa (o il merito) è di tutti. Ma la commedia, se così vogliamo chiamarla di questi giorni, di attori ne ha più d’uno e le comparse sono come quelle dei kolossal hollywoodiani del secolo scorso, tante, potremmo dire troppe.
L’incontro definitivo di oggi
Per scoprire il finale dunque, occorre aspettare, ma ormai poco. Oggi ci sarà l’incontro decisivo fra Amadeus ed il direttore generale della Rai Giampaolo Rossi. A quel punto Amadeus dirà chiaramente cosa vuol fare del suo futuro professionale. Se accettare l’offerta Rai, di cui vi abbiamo già dato conto, oppure se comunicare la sua decisione di andare altrove, si dice a Discovery.
La destinazione Discovery
Il dado, per la verità, già sempre quella di cui sopra, sembra ormai tratto e il suo “agente catodico” Fiorello lo ha detto in maniera chiarissima durante il suo varietà – ormai giunto quasi alla sua conclusione – su Rai 2. Amadeus avrebbe deciso di passare a Discovery e lavorare a Milano, dimora sua e della sua famiglia, per una scelta di vita. Fatta anche di una minore ansia da prestazione (e magari con stipendio pure più alto) al fine di provare nuovi format (che su Rai1 avrebbero richiesto risultati immediati). Amadeus dovrebbe fare un preserale (o un access) e un nuovo format musicale per un accordo di 4 anni. Al termine dell’incontro di oggi dunque capiremo con più chiarezza il futuro di Amadeus, il cui destino “comunicativo” pare segnato in occasioni come queste.
Il precedente addio e il ritorno in Rai
Anni fa passò a Mediaset, con scarsi risultati, con un ritorno nella grande prima serata Rai grazie a Tale e quale show (prima ancora Milly Carlucci lo prese ad “Altrimenti ci arrabbiamo“). Indimenticabile la sua imitazione di Sandy Marton nello show di Carlo Conti. Ma prima ancora fu Michele Guardì che gli affidò la conduzione di Mezzogiorno in famiglia per il suo rientro nel day time di Rai2. Poi arrivarono Giancarlo Leone e Andrea Fabiano a dargli ulteriore fiducia su Rai1, anche se il vero propellente verso le vette ora raggiunte glielo diede Teresa De Santis che lo scelse per il Festival di Sanremo, tenendo duro, nonostante qualcuno a viale Mazzini fosse contrario.
La scelta di vita
Ora a Discovery non dovrebbe avere problemi di quel tipo, essendo quella una rete che non parte certamente da numeri paragonabili alla Canale 5 di allora. È certamente più facile raddoppiare un 4 rispetto a un 15, per dire. Quindi si prospetterebbero anni di tranquillità professionale per Amadeus. Ma probabilmente anche anni di vivacità creativa. Anni di sperimentazioni e anni di ricerca di nuovi talenti televisivi (nessuna direzione artistica alla Baudo per intenderci, che per altro in quel precedente del 1987 in Fininvest naufragò. La palazzina del Tg5 è sempre li a ricordarlo).
La Rai riparte da Affari tuoi e Soliti ignoti
La Rai nel frattempo proverà nuovi conduttori per i suoi game show, ivi compresi naturalmente Affari tuoi e Soliti ignoti, che la tv pubblica vuole fortemente tenere. È in via di definizione in questo senso un accordo quadro con Banijay che prevederà anche altri prodotti, fiction comprese. Dopo alcuni anni con piccole incomprensioni, la volontà di Rai è quella di rinsaldare il rapporto con la grande società di produzione televisiva.
L’ultimo filo
Ma prima di tutto questo oggi l’incontro con il direttore Rai Giampaolo Rossi. Ci sono margini per ripensamenti con un clamoroso sì a mamma Rai di Amadeus? Oppure ormai la strada è segnata verso altri lidi? Manca davvero poco per sapere il finale di questo appassionante giallo. Comunque vada e dovunque vada, resta il talento cristallino di un personaggio televisivo che ha dimostrato in questi anni – grazie anche alla Rai – tutto il suo valore.